La Contraddizione della Sovrapproduzione nel Capitalismo e le Prospettive Socialiste

Uno studio del novembre 2024 di United Way NCA ha evidenziato una delle contraddizioni più evidenti del sistema capitalista: la sovrapproduzione. Analizzando i dati del Censimento degli Stati Uniti e del Dipartimento per gli Alloggi e lo Sviluppo Urbano, è emerso che negli Stati Uniti ci sono "28 case sfitte per ogni persona senza fissa dimora". Questo dato non solo sottolinea l'inefficienza del capitalismo nella gestione delle risorse, ma mette in luce l'assurdità di un sistema che produce un surplus di beni senza riuscire a soddisfare i bisogni fondamentali della popolazione.

La Sovrapproduzione: una Contraddizione Intrinseca del Capitalismo

La sovrapproduzione si verifica quando la quantità di beni prodotti supera quella che può essere venduta con profitto. Questo fenomeno, ben studiato da Karl Marx, deriva dalla competizione incessante tra capitalisti per massimizzare il valore di scambio. Come Marx stesso definisce, il valore di una merce è determinato dal "tempo di lavoro socialmente necessario" per la sua produzione. Tuttavia, la competizione spinge i capitalisti a ridurre continuamente questo tempo, aumentando la produttività e abbassando i costi.

Un esempio semplice può chiarire questa dinamica: se due fabbriche producono camicie, la fabbrica che riesce a produrre più camicie in meno tempo riduce il valore individuale delle sue merci, potendo così venderle a un prezzo inferiore rispetto alla concorrenza. Questo meccanismo costringe gli altri capitalisti a innovare o a uscire dal mercato. Tuttavia, questa corsa alla produttività porta inevitabilmente a una produzione eccessiva rispetto alla domanda effettiva del mercato.

Gli Effetti della Sovrapproduzione

Le conseguenze della sovrapproduzione sono devastanti sia per la classe operaia che per l'ambiente. Da un lato, i lavoratori subiscono licenziamenti di massa quando le merci in eccesso non possono essere vendute e le fabbriche chiudono. Dall'altro lato, la produzione intensiva e non pianificata provoca danni ambientali significativi, aggravando ulteriormente le condizioni di vita dei lavoratori stessi.

Il settore immobiliare offre un esempio lampante. Negli Stati Uniti, ci sono decine di migliaia di case sfitte o abbandonate mentre milioni di persone vivono senza un tetto. Nella Contea di Chester, Pennsylvania, ad esempio, ci sono circa 500 persone senza fissa dimora e 17.000 case vuote. Questa realtà non è il risultato di una mancanza di risorse, ma di un sistema che privilegia il valore di scambio rispetto al valore d'uso.

La Produzione Capitalista: Caos e Spreco

Uno degli aspetti più problematici del capitalismo è la sua mancanza di pianificazione. Ogni capitalista produce il più possibile per massimizzare i profitti, ma senza una coordinazione centrale, questo porta inevitabilmente a sprechi enormi. Come osserva Marx, "Mentre il modo di produzione capitalistico impone risparmio in ogni azienda individuale, il suo anarchico sistema della concorrenza determina lo sperpero più smisurato dei mezzi di produzione sociali e delle forze-lavoro sociali".

Questo caos produttivo si traduce in crisi economiche ricorrenti, come la Grande Depressione degli anni '30 o la Grande Recessione degli anni 2000. In queste crisi, beni essenziali come cibo e case vengono distrutti o lasciati inutilizzati perché non possono essere venduti con profitto. Durante la pandemia di COVID-19, milioni di test diagnostici sono stati distrutti quando la domanda è crollata, invece di essere conservati o distribuiti gratuitamente.

L’Imperialismo come Risposta alla Sovrapproduzione

Quando i mercati interni diventano saturi e non offrono più opportunità redditizie, il capitalismo cerca sbocchi all'estero. Lenin ha descritto questa dinamica come una caratteristica dell'imperialismo, definendolo "la fase suprema del capitalismo". L'esportazione di capitale verso paesi meno sviluppati permette ai capitalisti di continuare ad accumulare profitti sfruttando salari bassi, materie prime a buon mercato e una regolamentazione meno rigorosa.

Tuttavia, questa soluzione temporanea non elimina la contraddizione della sovrapproduzione; al contrario, la sposta semplicemente su scala globale. L'espansione imperialista aggrava le disuguaglianze internazionali e genera nuove tensioni geopolitiche, fornendo ulteriori motivi per mettere in discussione la sostenibilità del capitalismo.

Il Socialismo come Alternativa

Nel socialismo, la produzione non è guidata dal valore di scambio ma dal valore d'uso. Questo significa che i beni vengono prodotti per soddisfare i bisogni delle persone, non per generare profitti. In un sistema socialista, le eccedenze non causano crisi economiche; al contrario, possono essere redistribuite o conservate per un uso futuro.

Ad esempio, nel caso delle abitazioni sfitte negli Stati Uniti, un sistema socialista potrebbe facilmente ridistribuire queste case alle persone senza fissa dimora, eliminando il problema dell'homelessness. La pianificazione economica centralizzata permetterebbe inoltre di ridurre lo spreco di risorse e di minimizzare l'impatto ambientale della produzione.

Overproduction: The absurdity of suffering amidst surpluses – Liberation School

Grundrisse - Introduzione

Gründrisse. Lineamenti fondamentali della critica dell'economia politica [Due volumi indivisibili] by Karl Marx

MIA - Lenin: L'imperialismo (1916)

L'imperialismo. Tutti gli scritti sulla fase suprema del capitalismo by Vladimir Ilich Lenin